Corso di Recupero per Astemi #36

I vitigni fondamentali #7/17

Lambrusco Grasparossa
Prende il suo nome dal graspo di colore vinoso, detto anche Lambrusco di Castelvetro, sua zona di origine. È diffuso in altre località come Castelfranco Emilia e Castelnuovo Rangone. Presenta un grappolo piramidale, con foglia tondeggiante. L'acino è pruinoso, di colore blu-nero, un po' rado. Il vino che ne deriva ha un colore tendente al rosso scuro ed un profumo vinoso intenso.

Lambrusco Maestri
Quest'altro vitigno della famiglia dei Lambruschi è particolarmente diffuso in provincia di Parma e viene anche chiamato Lambrusco di Spagna. Il grappolo è di formato medio, piuttosto allungato, l'acino piccolo, serrato, la buccia di colore blu-nero. Il vino che ne deriva è rosso rubino più o meno vivace, con profumo che ricorda la viola mammola, sapore gradevole,  caratteristico nel suo genere, e spumeggiante.

Lambrusco Salamino
Detto anche Lambrusco di Santa Croce, deve il suo nome alla forma del grappolo che è piccolo e serrato e ricorda appunto un salamino. È tipico di Santa Croce, una frazione del comune di Carpi. Il vino che ne deriva ha un colore rosso rubino più o meno intenso, odore vinoso intenso, con profumo caratteristico, spuma vivace ed evanescente.

Malvasia bianca di Candia
Per la particolare colorazione che assume il giovane germoglio, è chiamato anche Malvasia rossa o semplicemente Malvasia. Diffuso in varie regioni, dall'Emilia al Sud, ha grappolo grande di forma conica e acino rotondo, con buccia di colore giallo dorato.
Quest'uva bianca entra negli uvaggi di diversi vini: dal Monterosso Val d'Arda (Piacenza) al Torgiano, al Bianco Capena del Lazio.

Malvasia del Chianti
Questo vitigno è coltivato nel Chianti da molti secoli; è chiamato anche Malvasia toscana o Malvasia bianca lunga: il grappolo è di forma molto allungata, piuttosto grande e compatto. Ha acino medio o piccolo, sferico, di colore tra il verdognolo e il paglierino dorato. L'uva di questo vitigno entra fra quelle fondamentali per l'uvaggio del Chianti. La sua percentuale può variare fra il 10 e il 30 per cento; attualmente si tende a diminuire l'apporto di Malvasia per ottenere dei Chianti più tipici.

Malvasia del Lazio
Vien detta anche Malvasia puntinata per l'acino cosparso di punteggiature e macchie grigie e marrone. Il grappolo, di forma conica, e l'acino sono di media grandezza. Altri sinonimi di questo vitigno: Malvasia gentile o Malvasia nostrale, ln molti vini bianchi laziali (Frascati, Marino, Colli Albani e altri) troviamo impiegata questa tipica Malvasia.

(Continua con: I vitigni fondamentali #8/17)

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