Il vino 100 domande e 100 risposte #96
Come viene valutato il sapore del vino?
Anche per il sapore vi sono delle scale di valore delle sensazioni relative a qualità, intensità, persistenza.
Per quanto riguarda la qualità si può ricorrere alle seguenti definizioni: molto fine, fine, abbastanza fine, comune, grossolano.
Dal punto di vista dell'intensità il sapore è valutabile come segue: molto intenso, intenso, abbastanza intenso, leggero, tenue.
Secondo la persistenza è valutabile invece come: molto persistente, persistente, abbastanza persistente, poco persistente, corto.
Naturalmente i grandi vini sono contraddistinti dai valori più elevati fra quelli esposti; per esempio, un Barolo che sia all'altezza della sua fama dovrà essere di qualità molto fine, con sapore molto intenso o intenso e con buona persistenza gustativa.
Il gusto del vino deve poi essere valutato sotto altri aspetti, quali la tipicità (che deve rispecchiare il vitigno e la zona di produzione), la franchezza e la struttura generale. Con quest'ultimo termine s'intende l'in. sieme di zuccheri, acidi, alcol, tannino.
Indi si valuta l'armonia del prodotto e il suo indice di morbidezza, che è dato dal rapporto fra le sostanze che conferiscono durezza (acidi, tannini, anidride carbonica) e quelle che conferiscono morbidezza (zuccheri, alcol, glicerina); questo valore è più alto per i vini dolci e più basso per i vini tannici e per i vini bianchi secchi (praticamente privi di zucchero).
Si valutano infine lo stato di maturità e lo stato di conservazione del vino.
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